Indicazioni
Oggi parliamo dei vari tipi di olio in commercio.
Con il termine “olio” in origine ci si riferiva unicamente all’ olio di oliva ricavato dalla spremitura dei frutti dell’olivo. In seguito questo nome è stato esteso a tutti i grassi che si trovano allo stato liquido a temperatura ambiente e anche ad altre sostanze. Gli oli vengono anche definiti come “grassi o lipidi”.
Esistono molti oli differenti ed ognuno ha il suo impiego:
– L’OLIO DI SEMI DI GIRASOLE : è caratterizzato da elevate percentuali di acidi grassi insaturi e da un basso contenuto di quelli saturi. E’ un olio ricco di acido linolico, che aiuta a tenere sotto controllo colesterolo e trigliceridi, ed ha un ottimo contenuto di vitamina E, quindi è particolarmente indicato da utilizzare a crudo. Viene sconsigliato in cottura, perchè gli acidi grassi polinsaturi che contiene potrebbero produrre residui nocivi x la nostra salute. Come dice il nome viene estratto dalla spremitura dei semi del girasole.
– L’OLIO DI SEMI DI ARACHIDE : è un olio molto ricco di acido oleico e linoleico, ed è composto in prevalenza da acidi grassi monoinsaturi e quindi è particolarmente indicato per le cotture ad alte temperature. Ha un punto di fumo che si aggira attorno ai 180°. Viene ricavato tramite pressione o per mezzo di solventi, dai semi di arachide.
– L’OLIO DI SEMI DI SESAMO : è un olio particolarmente ricco di acidi grassi polinsaturi. Viene utilizzato principalmente nella preparazione di piatti tipici della cucina orientale. Estratto dalla pressatura dei semi di sesamo, conserva molto bene sia la classica fragranza che il sapore.
_ L’OLIO DI SEMI DI LINO : è un olio molto ricco di grassi polinsaturi essenziali, cioè nutrimenti che il nostro corpo non è in grado di produrre da solo, e che quindi devono essere introdotti con l’alimentazione. Questo olio viene consigliato nella dieta contro il colesterolo alto xchè aiuta a ridurre il colesterolo “cattivo” (LDL). E’ inoltre un ottimo integratore nelle diete vegane e vegetariane, e favorisce la funzionalità intestinale. L’olio di lino va utilizzato a crudo e deve essere conservato in modo corretto. Per conservarlo in modo corretto questo olio deve essere conservato in frigorifero, ad una temperatura sotto i 4°, e deve essere tenuto in una bottiglia di vetro scuro ben sigillata perchè è un olio molto sensibile sia alla luce che all’aria. Anche con tutte queste attenzioni x la sua conservazione però, vi consiglio di utilizzare questo olio x un massimo di 30 giorni dalla sua apertura, dopo di chè inizierà a cambiare sapore, diventando leggermente sgradevole. A questo punto però potrete comunque utilizzarlo x la vostra cura personale (maschera x capelli, ammorbidente x la pelle ecc.), o addirittura x la manutenzione di mobili di legno. L’olio di lino x uso alimentare deve essere ottenuto da spremitura a freddo.
_ L’OLIO DI SEMI DI MAIS : ha una composizione simile a quella dell’olio di girasole e grazie al suo punto di fumo molto elevato (160°) è uno degli oli più consigliati x la frittura.
_ L’OLIO DI SEMI DI SOIA : è un olio ricchissimo di acidi grassi polinsaturi, ma è povero di vitamina E. E’ un olio particolarmente soggetto a processi degenerativi, x cui va sempre conservato in bottiglie di vetro scuro. Per essere sicuri di utilizzare un buon prodotto, sarebbe bene acquistarlo in negozi di prodotti specializzati accertandoci che sia un prodotto grezzo, perchè quello acquistato al supermercato è quasi sempre raffinato. E’ un olio da utilizzare a crudo.
_ L’OLIO DI PALMA : è un olio molto ricco di acidi grassi a catena lunga che ne fanno un olio molto nocivo x la nostra salute. L’olio di palma è l’olio più utilizzato nella lavorazione industriale, e se noi imparassimo a leggere le etichette di tutti i prodotti confezionati che acquistiamo, ci spaventeremmo di sapere quanto ne ingeriamo ogni giorno. Vi consiglio di imparare a leggere bene le etichette di tutto quello che comprate, e di optare x prodotti che non contengano questo olio.
_ L’OLIO DI COCCO : è un olio composto quasi esclusivamente da acidi grassi a catena media, un tipo di acidi non pericoloso x la nostra salute, ma sicuramente di qualità inferiore al classico olio di oliva. Nonostante questo è un olio da non sottovalutare, xchè uno studio condotto nel 2009 ha dimostrato che il consumo di 2 cucchiai al giorno di questo olio consente di controllare il nostro peso, e soprattutto favorisce l’eliminazione del grasso addominale.
_ L’OLIO DI SEMI DI COLZA : è un olio con una grande presenza di acido erucico, una sostanza dannosa x l’organismo. Per questo motivo questo tipo di olio deve essere utilizzato solamente in abbinamento ad altri oli, e non deve superare il 5% del totale. Al giorno d’oggi la selezione delle speci, ci ha permesso di ottenere una nuova varietà di questo olio chiamato “olio di canola” ,con un contenuto di acido erucico vicina allo zero e caratteristiche simili a quelle dell’olio d’oliva.
_ L’OLIO DI SEMI DI CANAPA : è un olio vegetale ricco di acidi grassi essenziali dalle spiccate proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Ha un sapore gradevole che ricorda quello delle nocciole. E’ un olio da utilizzare a freddo x condire insalate, zuppe ecc, e può sostituire l’olio d’oliva.
_ L’OLIO D’OLIVA : considerato il re degli oli, perfetto sia per condire, che per cucinare. L’olio di oliva è utilizzato principalmente nelle varietà extravergine e vergine, per condire insalate, insaporire vari alimenti, conservare verdure in barattolo. Il suo elevato punto di fumo lo rende molto adatto anche per le fritture. È consigliato il suo uso per la ricchezza di acidi grassi monoinsaturi. Ha delle capacità benefiche grazie alla presenza di sostanze antiossidanti (fenoli e tocoferoli) e alla proprietà di combattere il colesterolo. Il sapore dell’olio può variare molto a seconda delle varietà di olive da cui è prodotto, luogo di produzione, grado di maturazione, modalità di raccolta del frutto, modalità di lavorazione. Sull’etichetta di confezionamento dell’olio extra vergine d’oliva (olio evo), troviamo spesso la dicitura “prima spremitura a freddo”, significa che è un olio vergine o extra vergine d’oliva ottenuto a meno di 27° da una prima spremitura della pasta d’olive, tramite un sistema di estrazione tradizionale con presse idrauliche. Quando invece troviamo scritto “estratto a freddo”, si tratta di un olio vergine o extra vergine d’oliva ottenuto sempre a meno 27° ma tramite un processo di centrifugazione della pasta d’olive. Ricordate che l’olio con dicitura “prima spremitura a freddo” è in assoluto l’olio di qualità migliore.
Spaghetti aglio olio e ricotta salata
Come sostituire il burro con l’olio nei dolci
Enter the text or HTML code here